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Tempio della lirica dove risuonano le note di Verdi, Toscanini e le voci della Callas e di tanti altri grandi artisti che ne hanno fatto e continuano a farne la leggenda, la Scala è una sala meravigliosa e una tappa obbligata per ogni amante della musica classica. Prenotate i vostri biglietti!
Ci vollero dodici giorni, non uno di più, perché gli aristocratici milanesi elaborassero i progetti per un nuovo teatro e li inviassero all'imperatrice Maria Teresa, dopo l'incendio del Teatro Ducale. Due anni dopo, nel 1778, fu inaugurato il nuovo teatro d'opera nel luogo in cui sorgeva la chiesa di Santa Maria alla Scala e il Teatro alla Scala si distinse rapidamente per la qualità delle sue produzioni: tutta l'Europa venne ad ammirare la ricchezza dei costumi, un coro con un numero imponente di cantanti e cantanti che si distinguevano per l'accuratezza della loro interpretazione drammatica.
Lo spettacolo è anche in teatro: le persone si incontrano nei camerini, si scambiano le ultime notizie, cenano e giocano anche a carte. Per fortuna la tradizione si è persa, ma il pubblico della Scala sa ancora protestare a gran voce, sia che disapprovi un trillo sia che sancisca definitivamente la carriera di una primadonna.
Tuttavia, nell'Ottocento, la concorrenza del Teatro di San Carlo di Napoli, che attirava le più grandi voci della penisola, costrinse la Scala a rinnovarsi, ma con tanto brio! I nomi di Rossini, Bellini e Verdi saranno per sempre legati al teatro milanese, e la storia della musica italiana, della musica in generale, è inscritta nelle sue mura. È qui che sono stati creati NORMA, IL TURCO IN ITALIA, NABUCCO o FALSTAFF; è qui che hanno trionfato Isabella Colbran o Maria Malibran.
Il regno di Verdi era appena finito e iniziava quello di Toscanini. In mezzo alle tempeste scatenate dai suoi famosi capricci, il direttore d'orchestra italiano riuscì a costruire un'orchestra e una compagnia di cantanti fissi che stabilirono nuovi standard di qualità per il mondo intero. In quegli anni, si poteva cantare al MET di New York solo se si era stati applauditi alla Scala...
Distrutta nel 1943, ma ricostruita in tempi brevissimi secondo i progetti originali, la Scala ha mantenuto la sua anima, grazie ad artisti come Giulini, Callas, Tebaldi, Karajan o Visconti, che tremavano anche all'idea di esibirsi sotto il grande lampadario di cristallo di Murano.